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Channel: Commenti a: Le mani al collo dei migranti
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Di: marta

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Secondo me Luigi si è posto palesemente come “LEI NON SA CHI SONO IO o COSA FACCIO IO”, anteponendo il suo lavoro come verità assoluta a quello della giornalista.

In ogni caso, le immagini sono immagini, la cristallizzazione come giustamente dice lei, fissa un momento, che in questo caso parla chiaro. L’articolo poi pone l’attenzione su una faccenda ben nota e tutti sappiamo cosa sta succedendo. Guardando aldilà del nostro naso, in questo caso aldilà di una fotografia, possiamo capire sia il pensiero che c’è dietro l’articolo e sia perché è stato scritto. Invece di accettare la trista realtà, noi siamo abituati a farne il processo. Quello che sta succedendo è semplicemente disgustoso e viola i diritti umani. Quindi che bisogno c’è di aggiungere altro? Difendere chi?

Bisogna avere le antenne per rendersi conto di quello che succede nel presente non dieci anni dopo. o quando ancor peggio si istituiranno i giorni della memoria.

Quante persone sono già morte per mano della guerra che sputa in mare questa gente? Perché non accettiamo che questa faccenda è disumana?

La polizia, nella nostra recente storia, ha dimostrato proprio con la della Diaz di essere il braccio armato dei politici e di doversene fregarsene dei diritti degli esseri umani. Da lì in poi, siamo abitati a operazioni del genere, per questo è più che pertinente la riflessione. Non si può dimenticare la nostra storia, senza quei fatti non ci sarebbe stato il resto. Ma comunque, è un discorso lungo.


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